SOCIETE D’OPTOMETRIE D’EUROPE
Equipe 10
CHILD VISION
SCREENING ©
PREMESSA
Solo nelle ultime decadi,
grazie alle intuizioni ed alle ricerche di scienziati quali Syle, Harmon, Delacado, Gesell, Skeffington ed altri, lo studio e la comprensione del processo visivo ha superato l’impasse alle quali le tradizionali dottrine organismiche lo avevano costretto.
All’approccio strutturale ed anatomico
è andato man mano sostituendosi l’approccio funzionale ed operazionaleAlle vecchie teorie fondate sull’occhio schematico, sull’occhio “macchina fotografica”
considerato quasi come un entità a se stante ed avulsa dal generale funzionamento dell’organismo, si sono sostituiti i concetti e i postulati della moderna: Optometria
Behavioristica.
Agli occhi e alla
vista é stato restituito nella considerzione degli Optometristi, il loro reale valore di struttura di supporto e di modalità di quel complesso fenomeno che é la
Visione.
La Visione, fenomeno attraverso il quale l’individuo integra i messaggi di origine fotonica captati dagli occhi, con tutte le altre informazioni, innate ma sopratutto
acquisite attraverso tutti i sistemi affettori, per trarne un significato, implica tutte le modalità motrici e sensorie ivi comprese la postura e l’equilibrio.
Sir Duke Elder, nella sezione del suo libro sull’evoluzione, (1) scriveva:
....noi cominciamo con una goccia di protoplasma vivente del quale non comprendiamo le reazioni e finiamo per perderci nell’intricata e delicata struttura dell’occhio e nelle complica-zioni dei miliardi
di cellule del cervello umano...........
e se, come dobbiamo ammettere, il comportamento dell’uomo e il suo contatto con il mondo esterno avven-gono tramite i suoi
sensi, che cosa esiste di più fondamentale dello studio di questi sensi ?.
Più
di ogni altro la Visione determina la sua intelligenza, la sua regola di condotta.
E’ questa facoltà giuoca il ruolo preponderante
nell’assicurargli la destrezza fisica, la superiorità intellettuale.
Noi uomini siamo in effetti delle creature altamente visuali.
A detta dei paleontologi e degli antropologi la Visione é il fattore dominante dell’evoluzione del vivente.
Vedere, possiamo dire che tutta la vita sia lì.Ecco perché, senza alcun
dubbio, la storia del mondo vivente si rifà all’elaborazione di occhi sempre più perfetti. La perfezione di un animale, la supremazia dell’essere pensante,non si misurano forse dalla penetrazione e dal potere sintetico del suo sguardo
?. (P.Teilhard de Cardin) (2)
Secondo alcune statistiche la visione sarà in causa dal 38% al 50% di
tutta l’attività psicologica dell’umano.
Secondo altre, l’85% dell’attività psicologica umana sarà direttamente o indirettamente
legata al funzionamento del sistema visivo.
La Visione é il mezzo
principale attraverso il quale l’uomo stabilisce una comunicazione con il mondo che lo circonda. Dall’esattezza e dalla facilità con la quale questa comunicazione si stabilisce dipende il benessere, l’efficacia e l’adattamento
dell’organismo tenuto conto dell’intelligenza e del temperamento di ognuno.
Viviamo in una civiltà simbolica nella quale la lettura è la principale fonte d’informazione.
L’insegnamento
scolastico ha per primo obbiettivo l’insegnare a leggere. Dopo che il bambino avrà imparato a leggere, dovrà, per tutto il resto della sua vita, leggere per imparare.
La lettura cesserà quindi di essere un obbiettivo ma diverrà un mezzo per raggiungere lo scopo dell’insegnamento: la trasmissione delle
conoscenze.
La Visione é il fattore dominante nella lettura e quindi il veicolo principale di apprendimento.
Senza l’adatta operatività funzionale e strutturale del processo visivo, così come esso agisce con l’insieme del sistema d’azione corporale, l’individuo non può
raggiungere il suo optimum di livello di intelligenza biologica.
Senza le azioni e le integrazioni
di alto livello sopra accennate, il bambino in sviluppo avrà difficoltà ad attribuire significato ai simboli visivi e conseguentemente potrà avere difficoltà ad imparare a leggere.
Anche da un punto di vista più basico, la Visione è lo strumento che mette in grado ciascun individuo di
sviluppare un alto grado di consapevolezza tale da trascendere i limiti strutturali e meccanici del corpo.
Henry Bergson, acutamente notò:
le linee nitide esterne che noi vediamo in un oggetto e che gli danno la sua individualità, sono soltanto il disegno di un
certo tipo di INFLUENZA che noi possiamo esercitare su di un certo punto nello spazio; è il piano delle nostre eventuali azioni che viene rinviato ai nostri occhi, come visto in uno specchio, quando vediamo le superfici e i bordi delle cose. (3)
La Visione, in questi termini, comprende non soltanto la percezione di un mondo
spaziale, ma anche la percezione di un mondo di intenti e significati, dove l’agire e il vedere sono inseparabili.
La Visione é un processo
d’identificazione e quando un bambino in sviluppo impara a distinguere le differenze fra le cose, la sua consapevolezza del mondo che lo circonda, diviene sempre più differenziata.
VISIONE E INTELLIGENZA
Il fattore “INTELLIGENZA” é stato considerato dalla psicologia come il massimo potenziale dell’organismo per l’esecuzione intellettuale.
Woodward (4) definisce l’intelligenza come “ Intelletto messo in uso”.
Langer (5) mostra la sua dipendenza dal processo integrativo quando dice:
“.....la capacità della mente di assimilare registrare, riprodurre e collegare le esperienze l’una all’altra....”
In sostanza quindi, provando a determinare ciò che viene chiamato “intelligenza”, si possono semplicemente misurare le funzioni
integrative così come riflesse nelle abilità intellettuali, concettuali e cognitive.
Ciò
che si misura é quindi una
“Esecuzione intellettuale motrice” o anche la finale espressione motrice
behavioristica della “Capacità globale dell’individuo di agire completamente, di pensare razionalmente e di trattare con efficacia il suo ambiente”, così come dice con tanta esattezza Wechsler (6).
Tuttavia, sia l’esecuzione visuo-motrice che l’esecuzione intellettuale-motrice sono soltanto osservazioni, misure e riflessi delle azioni dei processi integrativi all’interno del sistema nervoso centrale dato che esse interessano
tanto i patterns behavioristici visivi che intellettuali.
Si tratta di un processo che inizia con
scariche elettriche provenienti dagli elementi sensori (gli inputs “codificati”) e trasmesse al cervello per essere sondate, filtrate, selezionate, decodificate, sopresse, immaganizzate, coordinate con le passate o correnti esperienze e modificate
tramite i meccanismi di feedback.
Il risultato é un attivazione delle aree motrici che costituiscono le risposte osservabili (outputs) che vengono
misurate e qualificate tramite i test di esecuzione.
L’importanza della Visione
in questo totale processo è rilevata assai chiaramente da Kephart (7) quando diche che:
“La visione è il nostro recettore sensorio più
efficente. Essa ci da un maggior numero di informazioni inerenti una più vasta area spaziale di quanto ci dia qualsiasi altra modalità sensoria.
Per questa
ragione, psicologicamente, tendiamo a costruire i nostri concetti del mondo e le relazioni della forma che costitiscono tali concetti in termini di sensazioni visive come nucleo”.
RESPONSABILITA DELLA SOCIETA’
I Governi non cessano di predicare il valore dell’istruzione.Dall’avvento dell’istruzione obbligatoria, la Società si é impegnata nella doppia via dei diritti e dei doveri in materia di educazione.
La Società ha quindi il dovere di vigilare affinché si istaurino le condizioni psico-fisiologiche e mesologiche che assicurino il miglior apprendimento
scolastico e di conseguenza il migliore e più facile inserimento nella vita produttiva.
La Società
dovrebbe quindi provvedere ai servizi più adatti per preparare nel migliore dei modi il potenziale umano costituito dai giovani favorendo la valutazione delle capacità primarie implicate nell’apprendimento socio-culturale.
Essa dovrebbe egualmente favorire l’educazione e la rieducazione delle capacità ove il grado di mauturità o
i vizi di apprendimento non permettano di far fronte nel modo più efficace alle esigenze dell’ambiente e del periodo scolastico.
“La visione può aprire le porte ad una miglior comprensione della natura delle necessità e dei bisogni di ciascun bambino”.
Mantenergli una buona visione va ben oltre un semplice “ esame della vista” o la correzione dei vizi di rifrazione.
L’acutezza visiva non è che uno degli aspetti della visione.
Come utilizza i suoi occhi durante tutte le situazioni che possono presentarsi ?.
Come si adatta ai cambiamenti di fissazione lontano-vicino e viceversa?.
La visione centrale e quella periferica sono ben equilibrate?.
L’emmetropizzazione,
la binocularizzazione, l’identificazione si sono ben sviluppati e integrati ?.
La
prestazione visiva è adegutata alla manipolazione degli oggetti ?.
Come il
comportamento visivo si compara al comportamento generale ?. (8)
La Società ha forse il diritto di classificare gli individui e dirigerli verso un tipo di attività anzichè un altro senza avere loro permesso, a priori, di utilizzare appieno il loro potenziale intellettuale
?
Gli Optometristi, membri della Società d’Optometria d’Europa, che hanno concepito
e messo a punto questo programma denominato:
“EQUIPE 10"
CHILDS VISION SCREENING
constatato come sia del tutto inesistente, nel nostro Paese, un ageguato e scientificamente avanzato programma di sorveglianza visiva, intendono con questo progetto apportare il loro contributo all’azione tesa a stabilire
un efficiente servizio nazionale di sorveglianza visiva, certi di adempiere ad un dovere morale e ad una necessità sociale.
Giuseppe BIGOTTI
Ugo FRESCURA
Umberto GARRA
Renzo GUALDUCCI
Sergio
BERTI
C.Giuseppe LONGONI
Marco MENEGAZZI
Riccardo PERRIS
Armando RATTARO
Gianni REHAK Chairman
BIBLIOGRAFIA
Sir S.Duke-Elder - System of ophtalmology - Vol. 1 1958
P.Teilhard de
Cardin - Je m’explique - 1985
Henry Bergson - Creative evolution - 1944
Robert Woodward - Psycology
- 1945
Walter Langer - Psycology and Human Living - 1943
David Wechsler - The meausurement of adult intelligence
-1941
Newell Kephart - Visual behavior of the retarded child - 1958
Arnoldo Gesell, Ilg Bullis -
Vision, it’s developement in infant and childs 1949
Les Professeur de l’Istitute de Visiologie - Precis de sourveillance visuelle scolaire 1967
Elliot B.Forrest - A Modern Philosopy of Vision - 1960
Getman G.N. - How to develop your child intelligence - 1967
Optometric Extension Program - Skeffington A.M. Clinical Optometry 1969
Optometric Extension Program - Child vision care -
1970-1972
Gregory L.R. - Occhio e cervello - 1966
Harmon D.B. - A dynamic theory of vision - 1958
Getman G.N. - The visuomotor complex in the aquisition of learning skills 1965
Kurt Goldstein - The organism - 1939
Samuel Rensaw - Psycological Optics - 1941
John Money - Reading disorder in Children - 1966
Thouless R.H. - Eye and brain as factor in visual perception - 1938
David K. Berlo - The proces of comunications 1960
Friedemberg H.L. Screening the vision of the preschool childs - 1965
Getman G.N. - Techniques and diagnostic crieria for the optometric care of
children’s vision - 1959
Hirsch M. and Wick R. - Vision fo Children - 1963
Ilg. Frances L.
and Ames - School readiness - 1964
Saviz R.A. - Vision screening of the preschool child - 1964
G.C. Longoni
- La visione del colore e le sue anomalie - 1971
R.W. Lowry , JR., JR, O.D. HANDBOOK of Diagnostic tests for the developmental Optometrist.
Societè d’Optometrie d’Europe - CONTINUING EDUCATION COURSES IN OPTOMETRY
Dr. Armand R. Bastien - L’esame e il trattamento dello strabismo e dell’ambliopia
Dr. Leturneau - Incidenze psicologiche in Optometria
Dr. L.P. Raymond - Il depistage patologico in Optometria
Dr. Armand R. Bastien - L’analisi visiva del
bambino
Dr. B.E. Vodnoy - L’esame e il trattamento della visione binoculare.
CRITERI DI ACCETTABILITA’ GENERALI E PARTICOLARI DI UNA BATTERIA DI TEST
Affinché una batteria di tests possa offrire le massime garanzie dicredibilità e di affidabilità, deve rispondere
ad alcune esigenze fondamentali:
Efficacia
Rendimento (Selezione del 100% dei problemi esistenti e tendenza verso la più efficace prevenzione)
Utilità
Riproducibilità delle condizioni naturali
Ripetibilità
Ogni test, in particolare, deve risponedere ai seguenti criteri
di accettabilità:
Validità
Fedeltà
Facilità d’esecuzione
Rapidità d’esecuzione
Risposte univoche
Verbalizzazione ridotta
Ognuno dei test proposti e l’intera batteria nell’insieme, sono stati selezionati e coordinati al fine di soddisfare i criteri sopraesposti.
BATTERIA DI TEST RISPONDENTE ALLE ESIGENZE DI UNO SCREENING
VISIVO ADEGUATO
A CASE HISTORY
B PENCIL AND PAPER TEST
RIGHT & LEFT
COLOUR VISION TEST
C DOMINANCE
COVER TEST
ALTERNATIVE FIXATIONS
D PUPILLARY TESTS
OCULAR
MOTILITY
VISUO-POSTURAL REFLEX
E
VERTICAL PRISM
RED FILTER
STEREO
TESTS
F RETINOSCOPY AT FAR
RETINOSCOPY AT NEAR
G VISUAL
SKILLS (BIOPTOR)
Far point tests
A) Vertical Phoria
B) Lateral Phoria
C) Central Fusion
D) Visual Acuity
Near point tes
A) Lateral Phoria
B) Central Fusion
C) Visual Acuity
EXTERNAL EXAMINATION
OPHTALMOSCOPY
L’intera batteria è suddivisa in otto gruppi di tests con criteri di priorità, complementarietà, consecutività, rapidità e semplicità di esecuzione.